Il ritorno..

Mystic Falls era da sempre al centro di strani eventi e avvistamenti sospetti di creature diverse da umani o animali.. tanto che in questa piccola cittadina si era creata una piccola organizzazione che cercò in tutti i modi di proteggere la sua gente tenendo lontani ogni tipo d'invasori che minacciavano la quiete della città.

Ma forse quella pace era appena giunta alla fine..

Passarono anni da quando Damon mise piede nella sua vecchia città natale.. Da subito notò che molte cose erano cambiate da come le ricordava lui.. si fermò con la sua auto vicino ad un posto che sembrava essere molto movimentato e scese per guardarsi un po attorno.
Mhm.. Mystic Grill.. finalmente qualcosa di decente negli ultimi 60km..
Si diresse subito verso il bancone del bar chiedendo da bere e dando una bella occhiata alla sua possibile prossima preda.. aveva fame e non solo.

Uno scotch..doppio.

Ai confini della città di Mystic Falls tra le selve più oscure si trovava lei.
Non vedeva la luce del sole da anni e niente sembrava la potesse turbare fino a quel momento.
Tutti la credevano morta e questo lentamente la stava uccidendo, dentro di lei non esistevano emozioni o per lo meno non quelle positive,si reputava a tutti gli effetti un mostro e dove passava lei lasciava alle sue spalle una scia di cadaveri e sangue.
Alzò lo sguardo Hmm.. ho fame
Decise così di uscire dalla selva per avventurarsi dopo anni di oscurità al centro della città.
La solita vita,solite fatiche,solite rotture di coglioni,esseri umani inutili,persone che pensano di amarsi,sentimenti..che poi che significato danno alla parola sentimenti?
Si guardò attorno mentre una raffica di domande le frullavano tra la testa.. vedeva attorno a lei persone di ogni tipo da quelle più vecchie,ai bambini,alle giovani coppie,sposi,single,ragazzi.
Sbuffò non c'è nessuno che fa al caso mio
Si fece strada tra la folla per vedere da dove venivano i schiamazzi alzò lo sguardo Mystic Grill,tante persone e sopratutto cibo
Aprì la porta del locale e si avvicinò al bancone
Sto passando giornate di merda da secoli. Quindi non mi faccia arrabbiare potrei diventare cattiva. Un vampire kiss cockteil. Subito.

Era lì.. seduto su quello sgabbello da svariati minuti con il bicchiere in mano domandandosi che ci faceva un altra volta in quella città che odiò per anni.. i pensieri si accumulavano e la parte vampira in tutto questo non aiutava. Ogni pensiero risultava amplificato nella sua testa, ma lui aveva trovato un modo per spegnere tutto questo.. ogni volta che scattava in lui una sorte di sentimento o riprendeva aspetti caratteriali troppo umani, schiacciava un piccolo bottone dentro di se.. una piccola metafora per spegnere l'uomo e lasciare la bestia.

Ma chi se ne frega.. giù un altro..
Butto giù il suo scotch come fosse acqua e sbattè il bicchiere sul bancone chiedendone un altro.. In quel momento arrivò una ragazza che catturò la sua attenzione.. aveva un modo di fare quasi simile al suo e la cosa gli piacque subito.

Ehi Tesoro.. ti sei alzata con il culo rovescio oggi?

Alzò lo sguardo accennandogli un sorriso per poi prendere per la giacca il barista e usando i suoi poteri lo soggiogò cercando di parlare a bassa voce per non far capire nulla alla ragazza.. Adesso tu servirai all'istante quello che ha ordinato la signorina e dopo sparisci.. che le mie giornate sono peggio delle sue.
Il barista non riuscì a fare altro che seguire gli ordini di Damon e una volta servito il tutto prese le sue cose e andò fuori dal locale senza battere ciglio.